il primo soccorso MASSAGGIO CARDIACO

 

In alcuni casi la respirazione artificiale deve essere combinata al massaggio cardiaco.
Per capire se e' il caso di riattivare il battito del cuore, basta appoggiare due dita sulla parte laterale del collo dell' infortunato: in questa zona si trova un'importante arteria, la carotide che segnala che il cuore sta lavorando. Se questa pulsazione non viene percepita occorre procedere con il massaggio al cuore.
- La persona deve essere sdraiata sul pavimento, con la testa allo stesso livello del corpo e le gambe leggermente sollevate.
- La testa non deve essere mai appoggiata su un cuscino o su qualunque cosa la sollevi, infatti tale posizione e' rischiosa sia perche' ostacola l'afflusso di sangue al cervello, sia perche' la lingua potrebbe girarsi in modo da impedire la respirazione.
- Agendo rapidamente, inginocchiarsi vicino alla persona, quindi appoggiare i palmi delle mani, tenendoli l'uno sopra l'altro, sulla meta' esteriore dello sterno: e' importante che i palmi non poggino sulle costole, ma solo sullo sterno.
- A questo punto esercitare una pressione verso il basso, facendo forza con tutto il proprio peso sul torace della persona.
- Dopo la compressione e' opportuno permettere al torace dell'infortunato risollevarsi, quindi bisogna comprimere nuovamente.
E' importantissimo che la compressione sia forte e decisa: per non sbagliare si devono tenere le braccia ben tese, quindi portarle verso il basso con un movimento "a pistone". Le pressioni da esercitare sono circa sessanta al minuto, ogni quindici compressioni, il soccorritore puo' riposarsi per qualche istante. Il massagio va sospeso solo quando il cuore riprende a battere.
- Se il soccorritore e' da solo e si trova nella necessita' di combinare il massaggio cardiaco con la respirazione artificiale dovra' alternare due "soffiate" in bocca compiute consecutivamente a quindici pressioni consecutive sul torace.
- Se durante il massagio cardiaco la persona vomita e' opportuno girarla immediatamente su un fianco asportando con le dita eventuali residui rimasti in bocca. Quindi si deve far ridistendere al piu' presto sulla schiena, inclinando la testa all'indietro. Il massagio cardiaco e la respirazione artificiale vanno ricominciati in fretta. Dopo che il cuore si è fermato, un colpo energico alla base dello sterno talvolta può anche far riprendere l'attività cardiaca.
Se ciò non si verifica, non si deve perdere altro tempo in analoghi tentativi, ma si deve subito iniziare il massaggio cardiaco vero e proprio. Infatti, il tempo a disposizione è molto poco: con soli tre minuti di arresto cardio-circolatorio si hanno gravissimi danni cerebrali.
Si adagia il paziente supino su di una superficie dura, anche il pavimento. Si preme sullo sterno con le mani in modo che il cuore resti compresso tra due superfici ossee (sterno e colonna), poi si interrompe la compressione lasciando che il torace torni nella posizione iniziale. Questo movimento ritmico deve essere effettuato circa 60 volte al minuto. E' importante, nel frattempo, mantenere anche la respirazione bocca a bocca: se il soccorritore è solo, effettuerà una respirazione ogni 4-5 compressioni cardiache.
Si cessa la manovra quando riprende l'attività cardio-respiratoria; controllare periodicamente se avviene tale ripresa.
IMPORTANTE:
Possibilmente il massaggio cardiaco deve essere attuato da persone esperte e sicure di eseguirlo correttamente.

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