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IL LAVAGGIO DELLE MANI: un modo efficace e semplice per la prevenzione della tramissione delle malattie

Parlare dell'importanza del lavarsi le mani nel XX secolo può sembrare fuoriluogo o fuoritempo. Eppure non lo è. L'idea del lavarsi la cute con acqua e sapone è da sempre considerato un gesto legato alla cura del corpo ma solamente da 200 anni sono chiare le connessioni tra lavaggio delle mani e trasmissione delle malattie e tutt'oggi comunque certi concetti non sono noti a tutti.

UN PO' DI STORIA

Il primo a capire l'importanza della asepsi delle mani fu Ignac Semmelweiss, noto anche come il medico salvatore delle madri. Semmelweiss , medico Ungherese, obbligò infatti al lavaggio delle mani tutti i medici che operavano nel suo padiglione. Nonostante i dati in calo sulla trasmissione della febbre puerperale gli dessero ragione, ( la mortalità delle madri da febbre puerperale calò attorno al 1% con il lavaggio delle mani)  la classe scientifica del tempo non riconobbe subito la forza di tali idee. Semmelweiss, deriso e incompreso dai colleghi finì per essere ricoverato in manicomio, dove morì nel 1865, a causa delle percosse subite nell'istituto. Le sue teorie vennero avallate solamente verso la fine del 900 da Pasteur e da altri microbiologi.

COSA C'E' SULLA CUTE DELLE MANI

Oggi sappiamo che sulla cute delle mani possiamo trovare tantissimi microorganismi (ad es. Salmonella,  Campylobacter, Escherichia Coli e vari tipi di Staffilococchi tra i quali il temuto Aureus). Il Centers for Disease Control and Prevention (CDC) in una ricerca  2009 ha rilevato che solo un individuo su tre si lava le mani dopo aver lasciato il bagno, e che di quelle persone solo il 50 per cento si lava le mani correttamente. Le implicazioni di queste cattive abitudini si traducono in aumento di trasmissione di virus e batteri, infezioni varie, senza dimenticare le implicazioni delle contaminazioni batteriche degli alimenti maneggiati con mani non correttamente igienizzate.

COME LAVARSI LE MANI

Il mondo scientifico è concorde nell’affermare che il lavaggio delle mani è uno dei modi più efficaci per prevenire la diffusione di virus e batteri che possono causare malattie. Ecco perché lavarsele spesso aiuta la tua famiglia ad essere più sana. Specie quando si hanno dei neonati in casa i quali, non avendo ancora il sistema immunitario totalmente formato, e sono più vulnerabili. Il Ministero della Salute è intervenuto più volte a vari livelli per sensibilizzare sulla asepsi delle mani e  promuove le linee guida internazionali della sepsi delle mani divulgate dal WHO (world healt organization), queste indicano che il  lavaggio delle mani deve durare dai 40 ai 60 secondi e ovviamente deve essere svolto con acqua, possibilmente tiepida e un buon detergente con un buon potere antibatterico.... L'acqua e l'olio di gomito non bastano.

 

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CON COSA LAVARSI LE MANI

Come non basta l'olio di gomito e l'acqua per ottenere una corretta asepsi delle mani, è anche vero che il mercato offre una notevole quantità di prodotti. Una vera e propria giungla ove non è facile districarsi se non facendo attenzione. Molecole utili per la disinfezione delle mani sono soluzioni alcooliche, composti di ammonio quaternario (Esosan ®), polivinilpirrolidone-iodio (es.Betadine ®) , triclosan (Igen ®), clorexidina, cloroxilenolo (es. Dettol ®) etc.  Solitamente queste molecole sono in associazione a tensioattivi. I tensioatti hanno il compito di inglobare lo sporco ed eventuali germi resi inoffensivi dalle molecole disinfettanti. Il tutto verrà eliminato tramite risciacquo. Dalla potenza disinfettante e dal tipo di tensioattivo utilizzato il detergente risulterà più o meno  aggressivo per la cute.

Se dobbiamo scegliere un sapone da utilizzare con una certa frequenza non è corretto utilizzare un sapone germicida troppo potente, per ricercare la corretta igiene delle mani si rischiano fenomeni di sensibilizzazione, irritazioni varie e dermatiti. Quindi, per un utilizzo "normale" (casa, ristorazione, locali a medio rischio batterico quali ad esempio studi medici), va sempre considerato l'utilizzo di detergenti con buon potere antibatterico ma che posseggano anche delle capacità di difendere lo strato corneo della pelle, magari con l'aggiunta di sostanze idratanti ed emollienti.

Un altro buon consiglio sotto il punto di vista igienico è di utilizzare saponi liquidi con dispenser, il mercato oramai ne offre anche di automatici che distribuiscono quantità adatte di detergente senza necessità di toccare il dispenser stesso,permettendo quindi una ancora maggior igiene dell'utente.

La farmacia San Gallo è pronta ad aiutarti nella scelta del detergente adatto alle tue necessità.

Altre fonti di informazione :

http://www.igienistionline.it/docs/2011/04HH.pdf

hhttp://www.societaitalianaigiene.org

http://www.ccmnetwork.it/documenti_Ccm/

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