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MI PRESENTO SONO MR. AGE's



Cosa succede quando decidiamo che un carboidrato non deve non vivere più da solo nella zuccheriera, o nella frutta, o nel pane e nella pasta, nel miele etc. etc?

Una volta ingerito, arriva nell'intestino, viene assorbito per passare poi nel fegato. Lì può subire varie sorti, anche in base anche a come funziona il nostro metabolismo.
Se abbiamo un fegato che è in difficoltà, ad esempio a causa di una dieta ricca di grassi (magari saturi), se abbiamo attraversato un periodo molto stressante che ci ha fatto aumentare i livelli nel sangue dell'ormone dello stress ( il cortisolo), se abbiamo patologie in atto ( diabete, ipercolesterolemia, epatiti etc etc. ), se stiamo assumendo dei farmaci che vengono metabolizzati a livello epatico, o per altri motivi , potrebbe accadere che gli zuccheri si leghino in maniera indissolubile alle proteine, ai grassi o agli acidi nucleici.
Questa unione porta alla nascita di queste specie chimiche dette AGE's, composti bruni e lucidi che alterano le funzioni delle molecole madri, ovvero uno zucchero non si comporterà più da zucchero, una proteina non si comporterà più come una proteina e così via. Chimicamente, per chi vuole approfondire, la reazione chimica che da origine agli AGE's è detta di Maillard, un chimico che scoprì questa via metabolica nel 1912, mentre cercava di sintetizzare delle proteine.
 

 

 

 

Ma la reazione di Maillard avviene quindi solo nel fegato? La risposta è no. Anzi, la reazione di Maillard è una delle reazioni chimiche più importanti a livello di tecnica alimentare.
Come già scritto gli AGE's hanno colore bruno e hanno anche un odore caratteristico... quello del pane appena sfornato o del caffè tostato.

Quindi gli AGE's si formano anche durante cotture a temperatura elevata ove vi sia una presenza di uno zucchero e proteine, grassi, etc. etc...

 

 


Ma cosa mai faranno questi AGE's?

Le proteine rappresentano nel nostro corpo le unità strutturali, costituiscono i tessuti mixandosi in maniera adatta con altre molecole.
Ma una proteina glicosilata ( ovvero una molecola AGE's) può fare struttura?
La risposta è sì, ma la sua funzione non sarà più la stessa e se entra in un tessuto fa un danno, inizialmente minimo ma che si somma con l'andare del tempo in quanto il legale carboidrato + proteina è indissolubile.

Un' aumento negli anni degli AGE's presenti nel nostro corpo possono causare danni.  Oramai sappiamo che i danni degli ossidanti sono molteplici e gli AGE's non sono da meno.
E' oramai dimostrato ad esempio il legame tra AGE's e diabete di tipo 2, ipertensione, invecchiamento precoce dei tessuti ( pelle, cartilagini e altri tessuti ove ci sia del collagene per il quale gli AGE's sono particolarmente affini ), ipercolesterolemia, Alzheimer e altre malattie cardio/metaboliche.
Un eccesso di AGE's causa infiammazione silente del nostro organismo aprendo le porte a tutte le patologie correlate a un infiammazione cronica.


Cosa possiamo fare per prevenire?

 

Innanzitutto valutare il livello di AGE's già presente nel nostro organismo. Questo si può fare anche in maniera semplice con strumenti avanzati non invasivi.

Una volta ottenuto il dato è possibile valutare una strategia che permetta di prevenire un futuro accumulo eccessivo di AGE's e dei problemi correlati a queste molecole. Le opportunità sono varie e non riguardano solamente il controllo a livello nutrizionale  ma spaziano in altri campi dell'autoanalisi toccando la misurazione della pressione e della gligemina ad arrivare ad esempio ad analisi dei lipidi della membrana cellulare ( lipidomic profile) ma non solo.

 

 

 

 

Se vuoi misurare il livello dei tuoi AGE's e le relative opportunità puoi rivolgerti con fiducia allo staff della Farmacia San Gallo che troverà insieme a te le migliori soluzioni per il tuo benessere.

 

 

 

Bibliografia:

 

Dietary Advanced Glycation End Products and Aging - Nutrients 2010, 2, 1247-1265; doi:10.3390/nu2121247

 

Involvement of Advanced Glycation End-products in Alzheimer disease takeuchi 2004

 

Diet-Derived Advanced Glycation End Products Are Major Contributors to the Body’s AGE Pool and Induce Inflammation in Healthy Subjects  URIBARRI et al 2005

 

The clinical relevance of assessing advanced glication end product accumulation in diabetes - cardiovascular diabetology 2008

 

 

 

 

LE INFORMAZIONI PUBBLICATE  NON DEVONO ESSERE CONSIDERATE CONSIGLI MEDICI E NON SONO INTESE A SOSTITUIRE LA CONSULTAZIONE CON UN PROFESSIONISTA MEDICO QUALIFICATO.

 

 

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