DIVIDERE LE COMPRESSE? SI O NO?
 

Le manipolazioni delle forme farmaceutiche orali solide: rischi ed effetti legati alla frantumazione/divisione


Le potenziali conseguenze derivanti dalla manipolazione di una forma farmaceutica orale solida possono essere numerose, in particolare:


 

Rischi per la salute del paziente e/o dell’operatore sanitario: la frantumazione di prodotti contenenti sostanze cancerogene, teratogene, medicinali a base di corticosteroidi quali desametasone o ormoni [*] può esporre il personale sanitario e il paziente a rischi

per la salute a causa della formazione di aerosol dalla polvere. Bisogna poi considerare che non per tutti i medicinali si conoscono gli effetti dell’inalazione e inoltre molte sostanze possono causare irritazione a contatto con occhi, tessuto connettivo, membrane mucose;


 

Alterazione della stabilità della formulazione: frantumare una forma solida potrebbe avere un impatto negativo sulla stabilità della sostanza. Ad esempio nel caso di una compressa dotata di un rivestimento enterico (che protegge il farmaco dall’ambiente acido dello

stomaco), ne può derivare una maggiore degradazione in vivo del medicinale per cui una minore quantità di medicinale sarà disponibile per ottenere l’effetto desiderato [*];


 

Degradazione del principio attivo per esposizione alla luce: il rivestimento può servire a proteggere il medicinale dall’effetto della luce (es. la nifedipina è altamente fotosensibile). Pertanto le compresse rivestite da pellicola non devono essere frantumate, poiché

altrimenti la protezione dalla luce data dal rivestimento pigmentato non sarà più garantita [*];


 

Variazioni nella farmacocinetica/farmacodinamica del farmaco: la divisione/frantumazione delle compresse può produrre variazioni nella farmacocinetica/farmacodinamica del farmaco. Questo assume un aspetto maggiormente rilevante per i medicinali con basso

indice terapeutico, che frantumati o divisi potrebbero causare sottodosaggio o effetti collaterali da sovradosaggio (es. fenitoina, carbamazepina, digossina, teofillina, sodio valproato) [*];


 

Effetto irritante sulla mucosa del tubo digerente: certi medicinali possono avere un’azione irritante e quindi sono formulati o rivestiti in maniera tale da minimizzare il rischio durante l’assunzione. In caso di frantumazione della compressa o apertura della capsula potrebbero causare irritazioni a livello dello stomaco, dell’esofago o ulcere (es. alendronato, diclofenac);


 

Gusto sgradevole e scarsa compliance del paziente: il rivestimento talvolta è utilizzato per mascherare il cattivo gusto di alcuni principi attivi. La frantumazione di compresse contenenti sostanze farmacologiche dal gusto amaro può produrre una preparazione che è sgradevole al gusto e che un paziente può rifiutare di assumere a meno che il gusto possa essere mascherato utilizzando un alimento o un liquido adatto


 


 

bibliografia

* David Wright et al. Guideline on the medication management of adults with swallowing difficulties.

http://www.guidelines.co.uk/wpg/dysphagia


 


 

fonte :I manuali SIFO P. Abrate, L. Castellino, G. Brunitto, F. Leone, R.Cavalli, F. Cattel gruppo di lavoro rischio clinico - Sezione Regionale SIFO Piemonte-Valle d’Aosta

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